Il Cagliari conquista la Coppa Italia Primavera 2025: con una vittoria netta per 3-0 sul Milan

Il Cagliari conquista la Coppa Italia Primavera 2025: con una vittoria netta per 3-0 sul Milan all’Arena Civica di Milano, i rossoblù alzano per la prima volta nella loro storia un trofeo giovanile. Nonostante una partita a lungo dominata dai rossoneri, il Cagliari ha saputo colpire con freddezza nei momenti decisivi, sfruttando al massimo le poche occasioni create.

LA GARA – Davanti a un’Arena gremita, è il Milan a partire forte, gestendo il possesso e sfiorando il gol con Eletu e Sia, fermati da uno straordinario Iliev, protagonista tra i pali per tutto l’incontro. Al 20’, però, arriva la svolta: Vinciguerra ruba palla a centrocampo e con una splendida azione personale porta avanti i sardi con un destro a giro. I rossoneri reagiscono subito, ma ancora Iliev chiude la porta a Comotto e poi su un colpo di testa ravvicinato. Al 33’, il Cagliari trova il raddoppio: Vinciguerra ispira Arba sulla destra, cross teso respinto male da Longoni e Bolzan firma il 2-0 con il secondo tiro in porta dei suoi.

Il Milan ha l’occasione per riaprire la gara sul finire del primo tempo: rigore conquistato da Sia, ma Bonomi colpisce in pieno la traversa. Un errore che pesa mentalmente e che i ragazzi di Guidi non riescono più a scrollarsi di dosso.

Nella ripresa il Milan ci prova con i cambi, ma il copione resta lo stesso: possesso sterile e ripartenze letali del Cagliari. Al 60’ arriva il tris: Trepy, appena entrato, calcia dal limite trovando una deviazione che beffa Longoni. Il resto del match scorre senza grandi emozioni, con i rossoblù bravi a gestire e chiudere ogni spazio.

LE PAROLE DI GIULINI – Grande soddisfazione nel post-partita per il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini: “È un successo che nasce da lontano. Vedere quattro sardi titolari dimostra il grande lavoro del nostro settore giovanile. Tre anni fa rischiavamo la retrocessione, oggi alziamo un trofeo. Grazie anche ai tifosi che ci hanno seguito fino a Milano: sembrava di giocare in casa”.